La Psicoterapia Cognitiva- Neuropsicologica è un modello di cura della psicopatologia che nasce a partire dai più recenti sviluppi in ambito neuroscientifico.
Il presupposto di base dell’approccio è la visione dell’uomo, concepito non solo come “una cosa tra le cose”, ma – nella sua essenza- come un “Chi” (Liccione, 2013). Ognuno di noi è un caso singolo. Se la persona è un “Chi”, questo significa che non può essere compresa mediante un elenco di attributi che, nonostante la riguardino, possono identificare anche qualcun altro. Allo stesso modo, la sofferenza individuale non può essere compresa (e poi curata) attraverso l’utilizzo di etichette diagnostiche (ansioso, depresso, ecc).
La specificità che individua ciascuna persona emerge dalla storia di vita, e si offre attraverso la narrazione. Solo a partire dalla storia di vita narrata il terapeuta può cogliere quei modi di fare esperienza,di abitare il mondo, di incontrare l’altro e di progettarsi nel futuro che individuano quell’uomo unico ed irripetibile e che non possono essere ridotti a categoria.
Il percorso psicoterapeutico, in ottica cognitivo-neuropsicologica, si realizza a partire dall’indagine dei modi essere del paziente che vengono compresi alla luce dei suoi specifici accadimenti esistenziali.